Nominato così perchè sembra dedicato all'imperatore Servio Balba, e si pensa che potrebbe essere la tomba di Sesto Giulio Frontino perchè possedeva una maestosa villa nelle sue vicinanze e furono ritrovati alcuni doccioni (canne di piombo e di bronzo usate per gli acquedotti). E' situato lungo la Via Appia e più precisamente al km 110,500, con una forma quadrangolare innalzata su grosse pietre; esso misura 32m di circonferenza e alto circa 10 m. E' costruito su grossi conci rettangolari, ed ogni blocco di pietra misura 60 centimetri di altezza; la sua facciata è rivolta a nord, dove c'è la porta d' ingresso, protetta da un cancello di ferro.
Il mausoleo viene anche chiamato "La casa del Marchese" perché creduta dal popolo la tomba di un Marchese; invece a circa 500 metri dal mausoleo ne esiste un altro più piccolo chiamato "La Marchesella" perché creduta la tomba della moglie del Marchese. La storia tramanda che tra i due mausolei intercorre una galleria utilizzata dalle anime degli sposi quando desideravano incontrarsi.
Nel 1894 intorno al Mausoleo rinvenne uno scaglione di pietra locale di forma rettangolare con incise delle lettere.
I due mausolei sono nel perimetro di circa 1300 metri: oltre tale perimetro, nel dissodare il terreno ai piedi della montagna, venne alla luce mezza lapide di marmo bianco con l'iscrizione:
D.M.S.
THAELYPIS GRAECUS
AN.XX(93)
Dis Manibus Sacrum. Thaelypis Graecus annorum XX e cioè (Sacro agli dei Mani. Telipo (cioè Telefo) Greco di anni 20).